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Switched-On Jazz 2 - il Jazz in Italia e non solo.

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SWITCHED-ON JAZZ 2
(Il Jazz In Italia … e non solo)

DODICILUNE Edizioni Discografiche & Musicali, nasce nel 1995, coi segni di una passione per il suono e per la musica, con una visione a trecentosessanta gradi sul mondo artistico-musicale, in un ciclo intero e continuo che il nome stesso suggerisce. Un gruppo di audiofili e amanti della musica, provenienti da diverse esperienze, mette in piedi uno studio di registrazione mobile, specializzando la propria attività in riprese dal vivo e d'ambiente. Contestualmente nasce l'etichetta discografica, con le prime produzioni di musica classica, world e jazz. Negli anni dal 1999 al 2008, insieme all'attività editoriale, organizza "Jazle" il Festival Jazz del Salento mettendo in scena 64 concerti di artisti di fama mondiale (tra i tanti Lee Konitz, Brad Mehldau, Jim Hall, John Taylor, Gato Barbieri, Richard Galliano, Eliane Elias, ecc.) molti dei quali vengono registrati e prodotti su compact disc. Oggi, ad oltre venticinque anni di attività, il catalogo supera le 250 produzioni discografiche.

Entriamo quindi nel catalogo dell’Etichetta Dodicilune scegliendo qua e là dentro gli avvenimenti e le notizie stampa afferenti agli artisti più significativi di ultima generazione:

¥ Il fisarmonicista ostunese Vince Abbracciante e il sassofonista argentino Javier Girotto conquistano L'Orpheus Award 2022 come miglior Produzione Jazz con il disco “Santuario”, prodotto dall'etichetta salentina e distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe. Si tratta della dodicesima edizione del Premio della Critica per le produzioni fisarmonicistiche italiane, promosso dall'Associazione Promozione Arte con la direzione artistica di Gerlando Gatto, che coinvolge esperti e critici di riviste italiane e internazionali. E che, per il 2021, ha visto la segnalazione di ben 47 produzioni discografiche. Durante la cerimonia, trasmessa in streaming domenica 13 marzo, sono stati premiati anche il giovane salentino Michele Bianco (classica), il duo Luca Zanetti e Paola Torsi (world/popular music) e, con il Premio alla carriera, la cantante Antonella Ruggiero e il musicista e produttore Roberto Colombo.

«L’Orpheus Award è un premio molto sentito tra i fisarmonicisti, riceverlo per il secondo anno di seguito è un’emozione molto forte per me. So già che la mia ricerca sull’ignoto non finirà mai», precisa Vince Abbracciante, che aveva conquistato il premio anche nel 2019/2020 con "Terranima" (Dodicilune). «Devo tanto a Javier Girotto, suonare con lui mi permette di imparare sempre cose nuove, è un musicista straordinario sotto tutti i punti di vista e mi stimola ad andare sempre oltre i limiti. Ogni concerto è un flusso emozionale difficile da spiegare a parole e quelle energie siamo riusciti a catturarle anche in studio di registrazione. Nel disco “Santuario” abbiamo registrato nostre composizioni su un genere di difficile catalogazione. È una musica che viaggia tra il tango, il jazz e world music, con tantissima improvvisazione e tanti arrangiamenti a due voci. In più abbiamo deciso di omaggiare un grande compositore argentino, Luis Bacalov. Desidero ringraziare la mia etichetta Dodicilune, per credere così tanto in me. Questo premio è anche loro».
«Per me Santuario è stato un disco pieno di energia ed entusiasmo. Una vera collaborazione con un continuo scambio di idee, condivisione nelle composizioni e cura nel suono, nell'interplay delle improvvisazioni. Un lavoro discografico che mi ha dato la voglia di pensare al prossimo disco», racconta Girotto. «La fisarmonica è uno strumento che mi stimola e che mi riporta continuamente alle mie origini, che mi consente (grazie al suo potenziale tecnico) di poter andare ad oltranza a trovare nuovi orizzonti di espansione nei vari generi musicali (tradizionali, jazzistico, classico). Uno strumento che non ha limiti», prosegue il musicista. «Vince Abbracciante è uno strumentista in continua crescita. È un vulcano di idee e di stimoli. L'ideale per suonarci insieme».

L’album “Santuario” propone undici composizioni originali del sassofonista argentino “Santuario degli animali”, “Fugorona”, “Trama della Natura”, “2 de Abril”, “Aramboty” e del fisarmonicista pugliese “Ninar”, “En Mi”, “Fuga a Sud”, “Pango”, “Impressioni di Puglia” e “Soprano”; inoltre alla rilettura de “L'ultima chance” di Luis Bacalov, tema principale della colonna sonora dell’omonimo film di Maurizio Lucidi. Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è neanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se si può dire) che porta nel suo corpo l’eco di un misto di tutti i folclori del mondo, s’imbaldanzisce per uscire con delizia dal suo universo tradizionale. Ma Abbracciante e Girotto (che alterna sax soprano e baritono e il flauto delle Ande), lirici e molto melodici, cercando sempre conversazioni intimiste con i loro strumenti, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di “stile” al più alto grado di compimento estetico e di poesia sentimentale. Insieme dal 2015, i due artisti propongono una musica originale, regalando “nuovi ponti tra il jazz, il folclore, il tango”, improvvisazione libera e scrittura neoclassica con stralci malinconici e passionali, raffinatezza espressiva del loro universo musicale che si rivolge tanto all’anima quanto al pensiero introspettivo.

Info su Abbracciante/Girotto e video
www.vinceabbracciante.com/?projects=javier-girotto-vince-abbracciante

¥ Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe, martedì 22 febbraio esce “Napoli Jazzology”, terzo progetto discografico del Lello Petrarca Trio. Dopo "Musical Stories" (2016) e “Reflections" (2018), prosegue infatti la collaborazione tra l’etichetta discografica leccese e il pianista campano affiancato, anche in questa avventura, dal contrabbassista Vincenzo Faraldo e dal batterista Aldo Fucile. Musicista, compositore, polistrumentista e arrangiatore poliedrico ed eclettico che attinge da stili e generi diversi, nel nuovo disco Lello Petrarca sceglie di riproporre alcune delle più celebri e amate canzoni napoletane tratte dal repertorio classico e moderno. Davvero interessante la scaletta delle tracklist in cui figurano: 'O Sole Mio (Di Capua, A. Mazzucchi, G. Capurro), ‘Funiculi' Funicula' (L. Denza, G. Turco), ‘Gente Distratta’ (Pino Daniele), ‘Reginella’ (G. Lama, L. Bovio), ‘Era De Maggio’ (M.P. Costa, S. Di Giacomo), ‘Tammurriata Nera’ (E.A. Mario, E. Nicolardi), ‘Passione’ (E. Tagliaferri, N. Valente, L. Bovio), ‘Resta Cu 'Mme’ (Domenico Modugno),
Nel corso degli anni Lello Petrarca ha collaborato, tra gli altri, con Nino Buonocore, Daniele Sepe, Stefano Di Battista, Giovanni Amato, Markus Stockhausen, Isabella Ferrari, Martux_m, Gianluigi Trovesi, Pietro Condorelli, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso, Ga briele Mirabassi, Enrico del Gaudio, Pericle Odierna, Vittorio De Scalzi (New Trolls), Fabrizio Frizzi, Piergiorgio Odifreddi, il tenore Pino De Vittorio, il trombettista americano Andy Gravish ed altri ancora esibendosi in prestigiosi festival e aprendo il concerto di Al Jarreau durante il festival russo "Usadba Jazz 2017". Ha collaborato alla composizione e alla registrazione delle musiche per un documentario di Marco Paolini andato in onda su La7. Su Italiamia ha condotto una sua rubrica musicale intitolata "Tra palco e realtà”.
¥ Di nuovo conio è anche la roboante allegoria del mito della caverna di “le Quattro Verità”, un’indagine sonora alla scoperta di ciò che è tangibile o illusorio, una discussione sulla natura stessa della realtà, del quartetto formato da Luca Crispino (contrabbasso elettrico), Danilo Gallo (basso elettrico), Luca Pighi (batteria) e Roberto Zorzi (chitarra elettrica). Nella sua spontaneità, l’opera creativa del gruppo è un atto sovversivo che celebra un messaggio senza filtri libero da manipolazioni esterne. “Le Quattro Verità” nasce, infatti, da una ripresa in studio di una sessione di libera improvvisazione dalla quale emergono quattro ambientazioni sonore racchiuse in quattro tracce distinte: “La prima verità” (la caverna e le ombre), “La seconda verità” (via di fuga), “La terza verità” (uscita), “La quarta verità” (la realtà non è ciò che sembra). Tutte le composizioni sono di Luca Crispino, Danilo Gallo, Luca Pighi, Roberto Zorzi (Dodicilune edizioni)
Chitarrista e compositore padovano, Luca Crispino si avvicina al jazz nel 1997 provenendo da esperienze rock, blues e progressive. In questo periodo ha l'opportunità di partecipare ad interessanti progetti di fusione tra i generi coltivando sempre più la sua attenzione verso lo studio, la pratica e la natura dell'improvvisazione musicale. Dal 2000 esercita la professione artistica esibendosi dal vivo in varie formazioni e partecipando ad importanti rassegne musicali e festival nazionali. Sempre dallo stesso anno inizia a dedicarsi all' insegnamento e allo studio della musica sperimentale. Nel 2013 si trasferisce a Verona dove è tra i creatori del Centro di Formazione Musicale Moderna Artingegno. Collabora attivamente con diversi artisti ed ensemble, operando in produzioni discografiche ed esibizioni live. Ad oggi Luca Crispino alterna la sua attività di musicista, sia sul palco che in studio, alla didattica ed alla ricerca musicale.
Musicista curioso, ecclettico, trasversale, Danilo Gallo partecipa a numerosi progetti che spaziano dal jazz alla musica etnica, all’improvvisazione radicale, all'avanguardia, dal pop al rock. Svolge attività concertistica da circa 25 anni. Suona regolarmente nei più importanti festival e club di tutto il mondo. Già leader dei gruppi Dark dry tears, Gallo & the roosters, Midnight lilacs feat. Marc Ribot, Mickey Finn + Cuong Vu, Guano Padano, suona come sideman in molte formazioni. Tra i tanti musicisti con cui ha avuto il piacere di suonare si ricordano Uri Caine, Bill Frisell, Hamid Drake, Anthony Coleman, Ben Perowsky, Steven Bernstein, John Tchicai, Steve Grossman, e gli italiani Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Giancarlo Schiaffini, Roberto Ottaviano.
Veronese, Luca Pighi inizia a suonare la batteria giovanissimo. Nel 1978 si iscrive al Centro Istruzione Musicale Franco Bignotto di Verona e all'Accademia di Musica Moderna di Milano. Negli anni collabora con varie formazioni e progetti musicali abbracciando più generi. Nel 1981 entra a far parte di una storica band rock-progressive veronese, i Francesco Baracca Pilota, successivamente collabora con Martino Consoli nel gruppo Mallo's Band grazie al quale partecipa ad importanti festival quali Premio Ciampi e Premio Musica Triveneto. Con Ruggero Falziroli, Marcello Adami, Daniele Tanto e Stefano Castellani forma gli Shmir Hotel, gruppo rock psichedelico.
Nel mondo della musica dal 1979, Roberto Zorzi è stato tra i primi ideatori del festival “Verona Jazz”, in questo fervente contesto ha avuto modo di collaborare con molti musicisti, coinvolgendoli, dal 1988 ad oggi, in svariati progetti musicali, discografici e dal vivo. Membro fondatore della storica band New Abdominaux Dangereux, ha goduto del consenso di Elliott Sharp, Henry Kaiser, Fred Frith, Denardo Coleman, Joey Baron, Franco D'Andrea, Albert Mangelsdorff, Ernst Rejiseger, Scott Amendola, Roberto Ottaviano, Michael Manring, Chris Cutler, Charles Hayward e altri. Tutto documentato in circa 20 album.

Dodicilune - Edizioni Discografiche & Musicali è una Società Cooperativa CoolClub.
Via Ferecide Siro 1/E - Lecce
0832091231 - info@dodiciluneshop.it
www.dodiciluneshop.it
press@dodicilune.it - 3394313397
pierpaolo@coolclub.it

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